Dopo Extreme E arriva Extreme H

EXTREME H - Il 30% delle emissioni di CO2 del pianeta proviene dai trasporti, nonostante questo il motorsport è da sempre strumento di intrattenimento e di studio. Sì perché durante i campionati motoristici e automobilistici si portano in pista soluzioni innovative e, negli ultimi anni anche sostenibili, per studiarle e poi riportarle nella produzione dei mezzi di trasporto di ogni giorno. Non solo, sono anche il mezzo per cercare di lanciare messaggi di sensibilizzazione. Questo è il caso delle competizioni lanciate da Alejandro Agag, con l’ormai nota Extreme E, e la futura Extreme H. 

Extreme E

Extreme E è un campionato automobilistico che ha preso vita per volere della FIA (Federazione Internazionale dell’Automobilismo), dall’idea di Alejandro Agag. A gareggiare tra loro sono SUV elettrici uguali per tutti i team in gara. Ad essere eccezionali sono le motivazioni di tale competizione e i luoghi in cui si svolgono le corse. L’Extreme E è infatti il primo sport nato per sensibilizzare su e combattere la crisi climatica. L’obiettivo della serie è quello di utilizzare le corse fra auto elettriche per mettere in risalto ambienti remoti a rischio per i cambiamenti climatici. La spinta deve essere quella di incoraggiare tutti noi ad intraprendere azioni positive per proteggere il futuro del nostro pianeta.

Questo tipo di iniziativa potrebbe sembrare un controsenso dal momento che il 30% delle emissioni di CO2 del pianeta proviene dai trasporti, e le protagoniste di queste gare sono proprio delle auto che girano per tutto il mondo. In realtà Extreme E esiste per mostrare le prestazioni che hanno i veicoli elettrici. Per raggiungere questo obiettivo si utilizza il potente mix di azione sportiva emozionante, formazione scientifica e storytelling. Dal 2024 è in arrivo un ulteriore passo in avanti. 

L'evoluzione Extreme H, in arrivo nel 2024

Negli ultimi anni siamo sempre più alla ricerca di carburanti green che possano andare a sostituire quelli esistenti. Tra le fonti di energia scelte a questo scopo c’è l’idrogeno. Per ottenere un carburante da questo elemento è necessario dare vita ad una reazione di elettrolisi intra-cellulare, il cui unico sottoprodotto “di scarto” è l’acqua. Questo lo rende una fonte di energia altamente pulita. 

Sono già attivi gli studi a riguardo e come sappiamo il motorsport da sempre si prefigge di essere strumento di studio applicato in materia di carburanti e sostenibilità. Anche in questo caso non è da meno e a farsi promotore è ancora una volta Alejandro Agag. Nel giorno della prima gara della stagione 2022 di Extreme E ha annunciato di lanciare nel 2024 Extreme H. Queste le sue parole:

Insieme agli attuali team Extreme E decideremo nei prossimi mesi il modo migliore per integrare le auto alimentate a idrogeno nel weekend di gara. Due categorie separate, la transizione completa all’idrogeno o le corse congiunte sono tutte opzioni sul tavolo

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