EXCO, la prima fiera ibrida ecosostenibile

[vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]EXCO IBRIDA ECOSOSTENIBILE - EXCO è stata la prima fiera in realtà virtuale su energie rinnovabili e innovazione tecnologica. La fiera online è un progetto lanciato da Ecofuturo Festival, manifestazione in presenza che questo anno non è stato possibile svolgere. Adesso però che si può tornare a dare vita a eventi in presenza anche EXCO torna rinnovata per l’ottava edizione sotto forma di fiera ibrida ancora più ecosostenibile.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

EXCO nasce dall’esigenza di organizzare una fiera nel rispetto delle regole

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Jacopo Fo, Fabio Roggiolani e Michele Dotti, in collaborazione con Advepa Communication hanno dato vita a EXCO, una fiera virtuale. La fiera si è svolta e si svolge ancora oggi online, caratteristica che la rende più sostenibile ed economica. Gli organizzatori hanno scelto questa forma di allestimento, non solo per le motivazioni sopra elencate, ma anche perché è il miglior modo possibile per portare avanti gli obiettivi e l’etica con cui in principio è nato Ecofuturo Festival.

Adesso che però è possibile tornare ad organizzare gli eventi in presenza EXCO si è modernizzata ancora di più.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

EXCO la fiera ibrida ancora più ecosostenibile

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“Questa sarà la prima vera edizione dell’evento completamente ibrida, con un percorso di partecipazione fisico e virtuale allo stesso tempo, ormai già ampiamente definito a livello internazionale “the future of events”. Ecofuturo già dalle sue prime edizioni del 2015 e 2016 aveva iniziato a percorrere la strada del virtuale come alternativa e opportunità per gli interessati all’evento, perché potessero seguire le conferenze nel caso in cui non avessero potuto essere presenti fisicamente.”

Per coloro che visiteranno la fiera virtuale farlo è semplicissimo. Per accedervi basterà al sito web di Ecquologia e accedere alla sezione dedicata a EXCO. Una volta effettuato l'accesso potremmo cominciare la nostra visita. Le modalità con cui farlo saranno molteplici, infatti sarà possibile scegliere un avatar con cui muoversi tra i padiglioni, oppure utilizzare dei visori virtuali e vivere un’esperienza più completa a 360°. Non solo. In occasione di questa nuova versione ibrida sarà possibile partecipare alla fiera anche attraverso l’app disponibile sia per dispositivi IOS che Android.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Fundraising per le associazioni, cosa ne pensa Hamid-Reza Khoy

[vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]FUNDRAISING HAMID-REZA KHOYI - In tutto il mondo numerose sono le associazioni no-profit o simili che sono sempre alla ricerca disperata di fondi. Come molte sono le realtà alla ricerca di denaro da utilizzare, altrettante, se non di più sono le imprese che hanno soldi da investire, ma non sanno come o dove farlo. Il segreto per farli incontrare è un buon fundraising, le regole per farlo bene ce le spiega Hamid-Reza Khoy, revisore di conti.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

Cosa è il Fundraising

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Intorno alle raccolte fondi girano un sacco di figure professionali in grado di aiutare le associazioni nella loro ricerca del maggior numero di fondi da investire.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

Le regole del fundraising spiegate da Hamid-Reza Khoyi

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“Il fundraising non è così facile. Ogni giorno nascono decine di nuove fondazioni e associazioni benefiche. Queste per dare il via alla loro attività e mantenerla in funzione hanno bisogno di numerose risorse economiche che ricercano nello stato, ma soprattutto nelle donazioni private. Ma chiedere soldi non è così semplice. Infatti i privati, prima di buttarsi in una nuova iniziativa valutano ogni piccolo dettaglio.”

Questo che Hamid-Reza Khoyi enuncia è il primo problema legato alle raccolte fondi. Infatti i privati e le aziende con il denaro sufficiente e l’intenzione di investirlo in associazioni no-profit sono molti, ma allo stesso tempo sono molto selettivi. Secondo il revisore di conti Khoyi esiste una e una sola regola per avere successo nel Fundraising: pensarlo e strutturato bene. Se il progetto è ben presentato si è già oltre la metà dell’opera.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

Come garantirsi il successo

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Per riuscire a mettere in atto un buon fundraising, grazie alla presentazione del progetto ben fatta, serve l’aiuto di professionisti. I corsi per la formazione di fundraiser e tutte le altre figure che lo accompagnano sono molte. Tra queste il master universitario presso l’Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna.

Se sei un’associazione in cerca di fondi segui queste regole e affidati a dei professionisti, in questo modo non potrai sbagliare e le tue idee si realizzeranno.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Sostenibilità e compagnie assicurative: come si muovono

[vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]SOSTENIBILITÀ COMPAGNIE ASSICURATIVE - Quando si sente il termine sostenibilità la prima cosa che ci viene in mente riguarda le azioni che possono essere messe in campo per salvaguardare il pianeta. In realtà non è solo questo. Infatti l’Agenda2030 ONU sulla sostenibilità non riguarda solo obiettivi relativi all’ambiente ma prevede anche goals su famiglia, rifugiati e non solo. Per questo tutti sono chiamati a conoscere questi obiettivi e vedere quali, in base al proprio settore di sviluppo possono impegnarsi concretamente a portare avanti. Lo stesso discorso vale per le compagnie assicurative che hanno messo in piedi alcuni progetti impegnandosi a migliorare la sostenibilità.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

L’impegno nella sostenibilità è importante per tutti

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“Perché i clienti o possibili tali presteranno molta attenzione al comportamento dell’azienda. Le persone sensibilizzate alla sostenibilità saranno sempre più e avranno interesse a relazionarsi con aziende che operano bene in questo campo. Maggiori saranno gli obiettivi seguiti maggiori saranno i numeri di clienti interessati a fare affari con l’azienda. Lo stesso discorso vale per gli investitori del futuro che saranno sempre più persone appartenenti alla generazione z. Tale generazione è molto sensibile al tema della sostenibilità. Nella valutazione di un investimento per loro sarà molto importante vedere quali sono i goals che il progetto da valutare ha deciso di mettere in atto e come.”

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

L’impegno nella sostenibilità da parte delle compagnie assicurative 

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«Tutti hanno un potenziale, ma non tutti sono in grado di svilupparlo – spiega Emma Ursich, segretario generale della fondazione The Human Safety Net e responsabile della Corporate Identity del Gruppo Generali –. Il nostro compito è accompagnare le persone in condizioni di vulnerabilità nel percorso di scoperta del proprio. Abbiamo applicato questo principio in due ambiti: famiglie con bambini fino a sei anni e rifugiati pronti ad avviare una propria attività imprenditoriale».

Per farlo il Gruppo Generali ha dato vita tramite la sua fondazione The Human Safety Net ha un investimento pari a  7,5 milioni di euro, del quale hanno beneficiato ben 55.896.

Ma non sono i soli infatti la Fondazione Unipolis e Cittadinanzattiva ha dato vita al progetto O.R.A. che coinvolge in particolar modo i giovan.

«O.R.A. – spiega Maria Luisa Parmigiani, direttrice della Fondazione Unipolis e head of sustainability del Gruppo Unipol – nasce come evoluzione di un'iniziativa legata ai temi dell'educazione e della sicurezza stradale. Siamo nell'ambito dell'attivismo civico, i ragazzi sono stati coinvolti nella stesura di un nuovo Manifesto della Mobilità Sostenibile. Dai lavori esaminati è emersa un'importante e solida consapevolezza del presente, del diritto alla mobilità come diritto all'indipendenza».

Anche Reale Foundation, come il Gruppo Generali, ha deciso di dedicare la propria attenzione ai rifugiati con il progetto Powercoders. L'iniziativa prevede l'accompagnamento dei rifugiati nella ricerca di un impiego lavorativo, specialmente nel settore digitale. L'importanza di queste iniziative è tale che tutte e tre le realtà sopra citate portano avanti questi progetti sono solo in Italia, ma anche in moltissimi altri paesi del Mondo.

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Il Master in Fundraising compie 20 anni

[vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]MASTER FUNDRAISING - Ogni volta che si pensa al dare il via a qualcosa, che sia un evento, una fondazione, un’azienda, il primo pensiero sono i fondi. Per partire e immettersi nel mercato si ha bisogno di denaro. Ma non solo, anche quando si è già a circolazione avere risparmi a disposizione da poter investire è una priorità importante. La maggior parte delle volte però gli aiuti statali e le proprie finanze non bastano, per questi si ha bisogno di rivolgersi altrove, ma a chi? E come? La risposta a queste domande possono dartela degli specialisti del settore che hanno conseguito il master in fundraising dell'Università di Bologna.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

La ricerca di fundraiser professionisti

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“Il fundraising non è così facile. Ogni giorno nascono decine di nuove fondazioni e associazioni benefiche. Queste per dare il via alla loro attività e mantenerla in funzione hanno bisogno di numerose risorse economiche che ricercano nello stato, ma soprattutto nelle donazioni private. Ma chiedere soldi non è così semplice. Infatti i privati, prima di buttarsi in una nuova iniziativa valutano ogni piccolo dettaglio.”

Questo è quello che afferma Hamid-Reza Khoy riguardo alla fundraising nel suo studio a riguardo. Egli prosegue indicando quanto sia importante avere un progetto ben organizzato e strutturato da presentare per fare colpo sugli investitori. Tale obiettivo però non è facilmente perseguibile e c’è bisogno di professionisti che sappiano prepararlo e prevedere nuove soluzioni per sostenere le fondazioni che verranno. Ma dove si impara a diventare un esperto di fundraising?+[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

L’Alma Mater Studiorum dell’ Università di Bologna e il master in Fundraising

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Riconosciuto in tutto il mondo per il programma di alta qualità, docenti rinomati e staff non da meno il master in fundraising si è distinto anche nell’affrontare la crisi dovuta alla pandemia da Covid-19.

“I suoi studenti hanno potuto usufruire di una didatti fluida tra online dal vivo e in streaming che ha permesso di formare fundraiser in Italia e Oltreoceano.” Si legge.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

La XX° edizione dal Master in Fundraising per il Nonprofit e gli Enti Pubblici

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]La formazione di nuovi professionisti della raccolta fondi non si ferma. La XX° edizione dal Master in Fundraising per il Nonprofit e gli Enti Pubblici partirà a gennaio 2022.

“270 ore di formazione in aula e online, un programma didattico curato nel dettaglio e i migliori professionisti del settore in qualità di docenti. Un approccio pratico e concreto che apre le porte al mondo del lavoro con un Career service professionale, che dedica un percorso individuale a ciascun studente, e uno stage garantito di 400 ore.”

Tutti gli studenti e studentesse del Master in Fundraising possono inoltre partecipare al Festival del Fundraising, la più importante conferenza di networking e formazione in Italia dedicata alla raccolta fondi. Punto di partenza per L'inserimento lavorativo e le offerte di Stage.

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L’arte riparte dagli eventi ibridi

[vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]ARTE EVENTI IBRIDI -  Gallerie, musei, teatri e siti culturali di qualsiasi genere non sono dei semplici contenitori di arte. Il loro scopo non è custodire, ma diffondere a tutti le emozioni che sono state rese tangibili da chi ha realizzato l’opera. E come si può richiamare più spettatori possibili vista l'inaccessibilità di certi luoghi o la loro collocazione geografica? Ci pensano gli eventi ibridi.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

Arte e eventi ibridi: novità e tradizione che si incontrano

[/dfd_heading][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Durante i mesi di lockdown abbiamo visto come la digitalizzazione e la realtà virtuale hanno avvicinato un maggior numero di spettatori al mondo dell’arte. Resta però innegabile il bisogno che tutti noi abbiamo di tornare sia al contatto fisico che al contatto diretto con l’arte.

Siamo infatti desiderosi di tornare ad una realtà che conosciamo, ad una vita che è come era prima, ma per farlo dobbiamo per forza rinunciare a quello che di bello abbiamo sperimentato in questo periodo? Certo che no. Anche perché i numeri di visitatori agli eventi virtuali svoltosi sono altamente incoraggianti.  Peter Weibel, direttore del Zentrum für Kunst und Medientechnologie di Karlsruhe (Germania), afferma:

“Le strategie per il futuro si basano su eventi e formati ibridi. I musei possono ancora rimanere come istituzioni per incontri fisici, ma devono diventare anche piattaforme per incontri virtuali.”

Con gli eventi ibridi, l’arte, già nota per abbattere barriere e sfidare le convenzioni, diventerà ancora più avvicinabile. Non ci saranno più impedimenti geografici o linguistici ad allontanarla dall’uomo, ma solo la sensibilità di ognuno.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

Arte sostenibile con gli eventi ibridi

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Come Peter Weibel ha già intuito, l’arte quindi deve puntare molto agli eventi ibridi per il futuro. In questo modo riuscirà a rimanere al passo con i tempi senza rischiare di cadere nell’oblio. Tutto questo ovviamente senza dover rinunciare alla sua essenza.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Il settore enologico si affida agli eventi ibridi

[vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]ENOLOGICO EVENTI IBRIDI – La recente situazione emergenziale ha messo a dura prova il settore vinicolo, perchè già non bastavano i rischi a cui naturalmente è sottoposto.  I contatti si sono ridotti ai minimi termini, non solo in senso letterale, ma anche in ogni ambito lavorativo. Anche nel caso del settore enologico numerosi sono stati gli eventi rimandati o annullati. Tuttavia ci sono stati imprenditori che hanno saputo contrastare la crisi con idee innovative, che hanno riscosso molto successo. Tra queste troviamo per il settore enologico gli eventi ibridi. [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

Un passo alla volta: Il settore enologico passa dagli eventi virtuali prima di approdare agli eventi ibridi

[/dfd_heading][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Come tutti i settori con in programma eventi, anche quello enologico si è trovato costretto sia nel 2020, che nel 2021 a posticipare o rinviare numerosi eventi. Ci sono stati però molti imprenditori che non hanno accettato di rimanere fermi troppo a lungo e si sono messi alla ricerca di soluzioni alternative. Inizialmente l’idea è stata quella di trasferire gli eventi sul web. Realizzando così webinar, conferenze, fiere totalmente digitalizzate, passando da una semplice diretta streaming ad un vero e proprio evento.

Come è stato possibile realizzare un vero e proprio evento online? Semplice con l’utilizzo della realtà virtuale 3D. Questa tecnologia ti permette infatti di dare vita a veri e propri padiglioni con stand, cartelloni, aree caffè, aree meeting. Ma non finisce qui. Infatti grazie alla presenza di avatar il partecipante ha la possibilità di spostarsi tra i vari padiglioni come in un evento vero e proprio. In più le live chat permettono di parlare e interagire con gli standisti e gli altri partecipanti.

I vantaggi di questa soluzione sono stati molteplici e alcuni talmente tanto affascinanti e utili che molti non ne vogliono più fare a meno. Quindi adesso che è possibile tornare a svolgere eventi in presenza i sicurezza come fare per far combaciare tutte le esigenze? Anche questa domanda ha una risposta: gli eventi ibridi ad hoc per il settore enologico.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

Il settore enologico e gli eventi ibridi

[/dfd_heading][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Partiamo con il capire cosa si intende per eventi ibridi.

“Eventi ibridi, chiamati così perché cercano di unire il mondo fisico a quello digitale. In altre parole, un evento ibrido è uno sviluppo dell’evento convenzionale, per come tutti noi lo conosciamo. Oltre al padiglione o all’auditorium che ospiterà l’evento potremo partecipare anche attraverso il Web.”

Nel settore enologico sono già molte le realtà che hanno sperimentato gli eventi ibridi. Parliamo per esempio della Milano Wine Week, un’intera settimana scandita da forum, webinar, masterclass e degustazioni. Non solo, la solida base dell’evento era formata dai cosiddetti “Wine Districts”: diversi quartieri milanesi, ognuno dedicato a un Consorzio specifico. Grazie all’unione dell’evento fisico con quello virtuale qualsiasi persona, anche non di Milano, ha potuto prendere parte all’evento, senza dover fare i conti con le restrizioni agli spostamente, viaggi lunghissimi e costi di pernottamente per esempio.

Esempio di eventi ibridi a tema enologico li troviamo però anche in altri parti del mondo con l’America.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

Giusto avere delle perplessità, ma non fermiamoci alle apparenze

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Eventi ibridi: il futuro del settore

[vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]EVENTI IBRIDI - Il progresso è il motore che spinge a evolversi e migliorare. Qualcuno addirittura pensa che un giorno speso senza fare passi avanti è sprecato. A volte il progresso è graduale, altre è repentino tanto da coglierci impreparati. Ultimamente abbiamo sperimentato il secondo tipo, con la pandemia che ci ha costretti ad abituarci velocemente a nuove tecnologie e abitudini. Adesso però dobbiamo cercare di incorporarle nella nostra vita integrandole con quello che già avevamo. Come possiamo fare? Per il settore degli eventi la soluzione c’è già e stiamo parlando degli eventi ibridi. [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

Partiamo dalle basi: cosa sono gli eventi ibridi

[/dfd_heading][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]“La categoria è certamente innovativa per il settore, ma è ben lontana dallo stravolgere gli schemi attuali. Infatti gli eventi ibridi sono l’unione della parte “fisica”, quella che conosciamo tutti, fatta di padiglioni e stand, a una parte digitale.”

La parte fisica ci è chiara, perché è quella a cui siamo sempre stati abituati, ma quella digitale? Ne esistono varie versioni. Infatti può essere una semplice riproduzione streaming dell’evento in presenza a cui i partecipanti online posso assistere passivamente, o al massimo commentare live. Oppure si può avere accesso ad un vero e proprio evento virtuale realizzato in 3D. In questo modo grazie alle avanzate tecnologie i partecipanti alla versione web crederanno di essere presenti in toto all’evento. Le esperienze e le emozioni, infatti, diventa esattamente le stesse dell’evento in presenza.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

Nuovo coinvolgimento, nuove connessioni, nuove emozioni dati dagli eventi ibridi

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I visitatori potranno apprezzare l’evento come hanno sempre fatto mentre nuovi visitatori potranno lasciarsi trascinare dall’entusiasmo della versione virtuale. All’interno di una piattaforma virtuale 3D potranno trovare decine di stand virtuali da cui potranno visitare siti e chattare con gli standisti. Non solo, una piattaforma virtuale 3D permette anche la connessione a webinar e altri servizi digitali. Ognuno di essi sarà ricongiungibile con l’evento fisico per far sì che visitatori e spettatori si sentano un unico pubblico che abbatte le distanze.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

I vantaggi degli eventi ibridi sono molteplici

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La sostenibilità degli eventi ibridi

[vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]SOSTENIBILITÀ DEGLI EVENTI IBRIDI - Il mondo ci sta mandando sempre più segnali delle conseguenze che il nostro sfruttamento incontrollato ha provocato. Per questo sono sempre di più le persone e i settori economici che si stanno impegnando a trovare ed attuare soluzioni sempre più sostenibili. Tra questi rientra anche il settore degli eventi, che invita alla sostenibilità con gli eventi ibridi. Scopriamo insieme cosa sono e in cosa si rendono sostenibili. [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

In cosa consiste la sostenibilità degli eventi ibridi

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Dati alla mano si vede come una conferenza di due giorni con circa 1000 partecipanti provenienti da tutto il mondo ( con conseguenti viaggi aerei, transfer, alloggi, pasti, senza contare la sede dell’evento e le sue attrezzature) produce una quantità di emissioni di CO2 superiore a quelle emesse da 200 case americane in un anno. Questo è più del 200% di quello che può produrre un evento virtuale. Infatti un evento fisico l'emissione di CO2 è  pari a 1.153.291 Kg a persona, mentre quella di un evento virtuale è 16.798 Kg a persona. Questi dati diventano confortanti se si pensa che incentivando gli eventi ibridi si aumenta la componente virtuale e si diminuisce quelle in presenza.

Non solo. Ridurre la partecipazione in presenza, con gli eventi ibridi permette anche di ridurre l’utilizzo e lo spreco di carta. Infatti la richiesta di cartelloni pubblicitari e brochure sarà minore, poiché la stragrande maggioranza sarà digitalizzata e consultabile dall’evento virtuale o attraverso i propri dispositivi mobili.

Altro fattore incidente sulla sostenibilità degli eventi ibridi è la scelta dei fornitori e degli eventuali catering. Nel mercato esistono numerose aziende attente alla salute nel nostro pianeta e che riportano questa sensibilità nei processi produttivi e nella scelta delle materie prime. Affidarsi a questo tipo di aziende per reperire quello di cui abbiamo bisogno e occuparsi della parte ristori aumenterà la sostenibilità dell’evento fisico. Organizzare un evento ibridi permette di potersi concentrare maggiormente su questo aspetto.

Lo stesso ragionamento vale anche l'allestimento di un’adeguata organizzazione di raccolta differenziata. Se a partecipare all’evento in persona saranno meno visitatori, perché ai più hanno potuto scegliere la versione virtuale anche la produzione di rifiuti sarà minore. QUesto permette di porre maggiore attenzione alla differenziazione della raccolta dei rifiuti.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

Gli eventi ibridi strizzano l’occhio alle nuove generazioni

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“Le generazioni del futuro sono molto sensibili e attente alla sostenibilità e al rispetto dell’Agenda2030 Onu. Per un’azienda farsi vedere già da ora attenta a queste tematiche fa sì che possa attrarre un maggior numero di giovani che sono gli investitori di domani.”

Le nuove generazioni ci guardano con attenzione e stanno già cominciando a valutare a chi dare la propria fiducia un domani, quando toccherà a loro entrare nel mondo del business.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

L’importanza di essere sostenibili

[/dfd_heading][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Il nostro pianeta ci sta letteralmente gridando aiuto, e sono molte le realtà che si stanno impegnando per rispondere a questo grido disperato. Si va dal mondo dell’automazione all’arte. Adesso con gli eventi ibridi anche il settore degli eventi sta muovendo i primi passi. Fallo anche tu nella tua vita compiendo le scelte giuste.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]