Donne ed economia: un binomio da comando mondiale

[vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]DONNE ECONOMIA COMANDO MONDIALE - Gli studi effettuati sul 2020 rendono noto come l’occupazione femminile sia ancora molto bassa. Le statistiche hanno anche evidenziato che in Italia il 99% dei licenziamenti ha riguardato donne. Questi sono dati italiani, ma basta poco per verificare che la situazione non è molto differente nel resto del mondo. La crisi non riguarda solo l’occupazione, ma tutti gli aspetti che riguardano il mondo del lavoro. A tutto questo però c’è un’eccezione e neppure di poco conto.

 [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

I ruoli di comando dell’economia mondiale in mano a donne

[/dfd_heading][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]L’immaginario comune ha sempre dipinto le donne come figure con la mano sempre al portafoglio. Ben felici di svuotare non solo il proprio ma anche quello dei padri o dei compagni. Nessuno si sarebbe mai immaginato quindi che nel XXI secolo sarebbero state delle donne al comando di quattro ruoli tra i più importanti dell'economia mondiale. A capo del Fondo monetario internazionale (Fmi) troviamo la bulgara Kristalina Georgieva; per l’Organizzazione mondiale del commercio (Omc) c’è la nigeriana Ngozi Okonjo-Iweala; la francese Christine Lagarde è alla guida della Banca centrale europea (Bce); ed è sempre una francese a capo della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers), Odile Renaud-Bass. [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

Perché sono state scelte queste donne per guidare l’economia mondiale

[/dfd_heading][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Ad oggi quando si sente affidare un ruolo di rilievo la prima cosa che viene da pensare è che chi ve l’ha messa voglia dimostrarsi sensibile alla causa femminista. Solo poi, molto poi e a volte non sempre, si arriva a pensare che forse ci è arrivata per meriti propri. Su queste donne non ci sono dubbi riguardo le loro qualità, ma per comprenderle al meglio si deve fare una precisazione.

[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

Washington consensus

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Tutti gli istituti a cui fanno adesso capo queste donne sono realtà che fin dalla nascita del “Washington consensus” sono stati guidati da i suoi ideali. L'espressione Washington consensus sta ad indicare infatti l’espressione coniata da è stata coniata dall'economista John Williamson per descrivere un insieme di 10 direttive di politica economica abbastanza specifiche che egli considerava come il pacchetto standard da destinare ai paesi in via di sviluppo che si fossero trovati in crisi economica. Visione neoliberale che portava lo Stato ad avere un ruolo estremamente marginale rispetto al mercato.

Questa politica non ha avuto grandi risultati ed è proprio per questo che queste quattro donne sono state chiamate a ricoprire questi ruoli. I curriculum e gli scritti di Kristalina Georgieva, Ngozi Okonjo-Iweala, Odile Renaud-Bass e Christine Lagarde dimostrano quanto il loro pensiero si allontani da questa filosofia.

[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

C'è ancora molto da fare

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Tutto quello che abbiamo detto dimostra quanta strada ci sia ancora da fare. Se è vero che il mondo dell’economia ha aperte le sue porte alle donne, ancora sono troppe le strade precluse a questa categoria. La questione non è da sottovalutare poiché è la stessa identica praticamente in tutto il mondo. Kristalina Georgieva, Ngozi Okonjo-Iweala, Odile Renaud-Bass e Christine Lagarde devono però fungere da esempio di quanto l’impegno, la ricerca e l'insegnamento dei propri ideali possono ripagare.

 

 

 

Per saperne di più su le manovre di alcuni enti economici mondiali https://www.hamid-reza-khoyi.ch/la-green-recovery-dara-piu-opportunita-d-investimento/[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Blockchain technology: a reality

Blockchain technology sta diventando sempre più integrata nel mondo degli investimenti odierno, raggiungendo aree ben al di là di quelle del settore bancario tradizionale.

Il guest blogger Oliver Camponovo su L'Escargot, suggerisce chiaramente che Blockchain technology sta per cambiare il nostro modo di vedere l'arte, e quindi, Blockchain toccarà aree che vanno ben oltre quelle della cryptocurrency e del criptovalute. Julius Baer, nel suo post del marzo 2020, sostiene questa tesi sul modo in cui questa tecnologia sta rimodellando il mondo dell'arte.

Le notizie di oggi parlano di blockchain in termini di sport, energia e persino lotterie. Senza dubbio, dal football (calcio) in Europa, alla NFL e alla Major League Baseball negli Stati Uniti, la tecnologia dei blockchain si è già infiltrata nei settori della biglietteria, del merchandising e dell'impegno dei tifosi. Il sito web Il Salotto del Calcio, approfondisce brevemente le varie tipologie di interazioni che già si verificano con l'utilizzo della tecnologia Blockchain.

Nelle prossime repot, i numeri sono sconcertanti, soprattutto alla luce della situazione economica che è una diretta conseguenza del coronavirus.  Quando si parla di Blockchain technology, i numeri suggeriscono che mentre nel 2017 i numeri erano più di 1,5 miliardi di dollari nel 2017, questi numeri avranno il potenziale di aumentare fino a oltre 20 miliardi di dollari entro la fine del 2025, esibendo così un CAGR del 38,4% durante il periodo di previsione.

La domanda è: quanto siamo lontani dai membri indipendenti del consiglio di amministrazione che si occupano di Blockchain technology e di organizzazione di consigli di amministrazione indipendenti? Molti paragonano l'evoluzione e la rivoluzione della tecnologia a catena di blocchi a quella di Internet e a ciò che ha fatto per i nostri concetti di informazione - come usarla, condividerla e diffonderla. Forse le sfide inaspettate che il Coronavirus ha presentato all'economia odierna spingeranno naturalmente questa tecnologia in settori finanziari e non finanziari più avanti e più velocemente che mai.

Maggiori prevenzioni per la salvaguardia dell’ambiente

[vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" tutorials="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

Ecco perché le auto elettriche restano comunque meno inquinanti di quelle a benzina

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Spesso leggiamo che non sempre è vero che le auto elettriche inquinano meno di quelle a benzina o diesel, altre volte invece studi e ricerche hanno dimostrato risultati molto variabili. L’Rse, la società pubblica che si occupa di ricerca energetica, ha tratto delle conclusioni in merito alla questione.

 

Come leggiamo nell’articolo:

Il risultato, in particolare sul caso italiano, è una conferma: sia dal punto di vista dei gas serra emessi “dal pozzo alla ruota” sia tenendo conto del ciclo di vita della batteria, con un'auto elettrica il risparmio di emissioni è tra il 55 e il 40% rispetto alle motorizzazioni a benzina, e tra il 40 e il 22% rispetto al diesel (il confronto ha riguardato sei modelli dalla city car al Suv: Smart, Spark, 500, Golf, Focus, Soul).

 

Leggi l’articolo completo[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Esposizioni, fiere ed eventi virtuali e 3D

[vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

Che la realtà virtuale fare al caso tuo?

[/dfd_heading][vc_column_text]Rossella Parrino è manager di Advepa Communication, una società altamente tecnologica, specializzata in ambientazioni virtuali interattive. La Società è in continua espansione con le sue nuove sedi di Milano, Verona e Roma.
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="55" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480" screen_normal_spacer_size="55" screen_tablet_spacer_size="25" screen_mobile_spacer_size="15"][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

Cosa si intende per Realtà Virtuale?

[/dfd_heading][vc_column_text]
Questo termine, che deriva dall’inglese, viene utilizzato per indicare una realtà che viene simulata, quindi virtuale. E come tutti ben sappiamo, se alla fantasia non ci sono limiti, nemmeno per la tecnologia ce ne sono.

Un evento virtuale può raggiungere ogni angolo del mondo, oggigiorno tutti hanno accesso a un PC o dispositivi mobili iOS e Android. Immagina la tua fiera personalizzata sempre a contatto con i tuoi clienti, ovunque loro si trovino, 24 ore su 24, e 365 giorni all’anno.

Oltrepassa i confini internazionali, oppure unisci il tuo portafoglio di clienti nazionali o regionali in un unico posto, un’esposizione virtuale può far aumentare tue opportunità.
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="55" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480" screen_normal_spacer_size="55" screen_tablet_spacer_size="25" screen_mobile_spacer_size="15"][dfd_heading subtitle="di cosa si tratta?" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

Dal Gaming al Virtual Trade Show:

[/dfd_heading][vc_column_text]La Realtà Virtuale inizialmente veniva associata esclusivamente al mondo del gaming, mentre adesso sono sempre di più le aziende che ne utilizzano i vantaggi anche per motivi commerciali.

Per spiegare questo fenomeno, parleremo dei Virtual Trade Show. Si tratta di fiere virtuali o eventi organizzati in ambienti online, aperti per un periodo limitato o anche continuativo, e che sono considerati gli equivalenti di fiere tradizionale, o mostre. Gli espositori e i visitatori, anziché connettersi di persona, si collegano sul Web.

Un Virtual Trade Show diventa dunque uno spazio di raccolta online interattivo, che è in grado di connettere le organizzazioni e i loro gruppi target, e che è in grado rafforzare economicamente le relazioni, generare contatti commerciali e aumentare le entrate. La presenza di una fiera online offre la possibilità di monetizzare tramite sponsorizzazioni, annunci pubblicitari, diffusione di contenuti, pay-per-view ed altri eventi speciali.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="55" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480" screen_normal_spacer_size="55" screen_tablet_spacer_size="25" screen_mobile_spacer_size="15"][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

Advepa Communication è oggi leader nel settore

[/dfd_heading][vc_column_text]Advepa Communication è protagonista nell'area degli eventi 3d, immersivi ed eventi ibridi da oltre 12 anni. L’azienda ha diverse soluzioni sul mercato fruibili con modalità innovative. L’esperienza pluriennale di Advepa ha permesso che i propri prodotti si integrassero alla perfezione con la realizzazione di eventi fisici, così da dar vita ai più performanti e sostenibili eventi ibridi.

 

Leggi l’intervista su eventi virtuale ...[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]