[vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]MUSEI SUBACQUEI - Immaginate tutti i tesori che sono sepolti in fondo al mare. La vostra curiosità vi spingerebbe a visitarli, ma non siete sub provetti oppure gli abissi vi terrorizzano. Come fare quindi per ammirare queste meraviglie? Se io, Hamid-Reza Khoyi, vi dicessi che adesso è possibile immergersi tra i relitti senza doversi bagnare mi credereste? Dovreste farlo perchè grazie alla realtà virtuale è possibile.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]
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Sulle coste di numero paesi del mondo artisti come Jason deCaires Taylor hanno dato vita a dei veri e propri musei subacquei. Il loro scopo non è solo quello di allietare e rendere più piacevole la visita dei curiosi sommozzatori. Essi ospitano opere realizzate in modo tale da interagire perfettamente con la flora e la fauna marine tanto da essere pensate per diventare la loro casa. In questo modo l’artista, oltre a far conoscere la sua arte riesce a dare un aiuto alle creature marine tanto in difficoltà. Non tutti però, fino a poco tempo fa avevano il privilegio di visitare queste installazioni. Oggi invece è possibile farlo senza neppure doversi bagnare grazie ai musei subacquei virtuali.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]
[/dfd_heading][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Una delle prime realtà di musei subacquei virtuali è nata sulle coste di Malta. Le coste di questa nazione sono infatti circondate da numerosi relitti e derivanti tesori inabissati da tempo che da sempre attirano molti curiosi. L’attenzione verso i tesori inabissati è stata tale da dare vita ad un’agenzia nazionale per la gestione delle collezioni, dei siti e dei musei, la Underwater Cultural Heritage Unit (UCHU). Grazie al suo operato ha preso vita la piattaforma Virtual Underwater Museum, che permette di visitare i musei subacquei senza la necessità di bagnarsi. Tramite l’uso di telecamere speciali luci subacquee il pubblico può immergersi nelle bellezze della storia inabissata senza bisogno di tuffarsi veramente.
Anche in Italia è possibile fare la stessa cosa al Museo del Mare e della Costa Marcello Zei di Sabaudia. A spiegarci l’esperienza è Giulia Sirgiovanni, vicepresidente dell’Istituto Pangea onlus
“I visori sono la novità del nostro piccolo museo. Abbiamo pensato che per un posto come questo, sarebbe l’ideale, con un sub come compagno di viaggio e il rumore dell’erogatore d’aria. Nient'altro. Si vedono barracuda, ma anche piccole occhiate, pavonie e un po’ di prateria di Posidonia. Speriamo che sia un modo per far conoscere meglio l'ambiente marino e poi, con l’occasione, conoscere meglio anche il resto del museo che ha tante cose da presentare.”
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