Combattere la siccità con reti cattura nebbia

RETI CATTURA NEBBIA - Il problema della siccità lo stiamo vedendo con maggiore intensità nell’estate 2022, ma è un fenomeno che si ripeta da molti anni. Tanto che, secondo il World Resources Institute, entro il 2030 ben 700 milioni di persone rischiano di essere sfollate a causa della mancanza di acqua. Si stanno quindi studiando varietà di soluzioni che permettano di recuperare più acqua possibile. È il caso delle reti cattura nebbia, che hanno iniziato a diffondersi in Cile già nel 2016, ma che ha radici più profonde nel tempo.

Il meccanismo delle reti cattura nebbia

Il deserto dell’Atacama, della costa cilena è il luogo più secco del mondo. Ogni mattina però è possibile vedere una leggera foschia che prende il nome di camanchaca. Le sue gocce sono state le prime gocce di nebbia a essere catturate da delle particolari reti, allo scopo di recuperare acqua. Sono trame di pochi metri quadri realizzate in polipropilene e tenute in tensione appese tra due pali. Vengono posizionate in modo da essere controvento in modo da bloccare più facilmente le gocce nelle maglie. Una volta intrappolate passano in dei contenitori di raccolta. 

In un giorno vengono recuperati in media sette litri d’acqua al giorno, con alcune reti che riescono ad arrivare fino a quattordici litri al giorno. A oggi questa tecnica viene utilizzata anche in aree del Perù, Guatemala, Repubblica Dominicana, Nepal, Namibia e nelle isole spagnole. 

Le parole di Camilo del Rio

[/dfd_heading][vc_column_text]Camilo del Rio, ricercatore dell’istituto di geografia dell’Università cattolica di Santiago in un’intervista spiega:

“Questa foschia è una benedizione. Ci troviamo in un ambiente desertico, estremamente arido, ma abbiamo l’umidità proveniente dal mare. Se vogliamo fare di questo sistema una risorsa idrica valida per il consumo umano, allora dobbiamo fare in modo che possa durare nel tempo”. 

L’imprevedibilità e la stagionalità del fenomeno è infatti un aspetto non di poco conto per quanto riguarda le reti raccogli nebbia. La quantità infatti varia a seconda degli anni e delle stagioni, con autunno e estate che fanno registrare un calo. 

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