La F1 pubblica il nuovo report sull'obiettivo carbon free per il 2030

F1 CARBON FREE 2030 – La Formula 1 si impegna da anni a raggiungere l’obiettivo carbon free. La data limite che Liberty Media si è data è il 2030.  I passi avanti che sono stati fatti sono buoni e la F1 li ha resi noti nell’ultimo report pubblicato.

Il report della F1 sul punto della situzione Carbon Free entro il 2030

“Sviluppo di un carburante sostenibile al 100%, riduzione dell'uso di plastica monouso e revisione della logistica di viaggio e trasporto - queste sono solo alcune delle cose su cui la Formula 1 come sport sta lavorando come parte del suo impegno per essere Net Zero Carbon entro il 2030...

Tre anni fa, come parte di una più ampia strategia di sostenibilità, la F1 ha fissato obiettivi ambiziosi e da allora ha lavorato con i 10 team, promotori di gara, partner, fornitori, emittenti e la FIA per ridurre l'impronta di carbonio di questo sport.

Già F1 ha ridotto la sua impronta di carbonio attraverso le operazioni di trasmissione remota, che ha permesso all'azienda di ridurre il trasporto merci, mentre i container merci ridisegnati consentono di utilizzare aeromobili più efficienti per il trasporto delle attrezzature.

Gli uffici di F1 ora utilizzano il 100% di energia rinnovabile, con la società che ottiene il più alto accreditamento di gestione della sostenibilità (3*) assegnato dalla FIA.

Dopo l'introduzione di successo in questa stagione di carburante E10 - comprendente il 10% di etanolo, che ridurrà le emissioni di CO2 nel complesso - F1 sta lavorando con il partner Aramco e tutti i principali produttori di carburante in F1 per sviluppare un carburante sostenibile al 100% da introdurre con una nuova formula del motore nel 2026.

Sarà un carburante drop-in, così chiamato perché può essere utilizzato nella stessa forma nelle auto stradali nei normali motori a combustione interna. F1 lavorerà a stretto contatto con F2 e F3 per testare i carburanti sostenibili.

Guardando avanti, ci sono piani per costruire futuri calendari di F1 per migliorare la logistica di trasporto e di viaggio in modo che lo sport si muove in modo più efficiente in tutto il mondo.

Le misure di riduzione del carbonio per i fan che viaggiano per eventi di F1 sono in fase di studio, mentre verranno valutate le modalità di viaggio più efficienti.

A otto anni dal 2030, la F1 corre verso il suo obiettivo.

Il suolo, l’acqua e la forestazione urbana nell’architettura moderna

ACQUA GREEN CLIMA – L’acqua è, da sempre, il tema e l’elemento più importante per la nostra vita e quello maggiormente monitorato per valutare le conseguenze del cambiamento climatico. Si tratta però di un elemento fortemente usato, anche in campi che non ci aspetteremo. Per esempio nel mondo dell’edilizia il consumo di acqua è pari a circa il 21%. Ogni lavorazione dei materiali implica consumi in litri di acqua, senza contare i materiali aggregati, provenienti da diverse parti del mondo, che causano gravissimi danni all’ambiente.

Il suolo, elemento cardine contro il cambiamento climatico 

Il suolo è l’elemento chiave per combattere il cambiamento climatico. Le sue proprietà, quali permeabilità, piantumazione e formazione di reti, permettono di gestire i flussi idrici in superficie, per autoregolare zone umide, naturali o artificiali. Non si parla solo di soluzioni tecnologiche, come nel caso dei fondali marini: il suolo può essere corrugato, de-pavimentato, in modo da rallentare i flussi acquatici e opporsi al ruscellamento. Si possono convogliare i flussi idrici in navigli o corsi artificiali uniformi, ed utilizzare il sottosuolo per bacini, piscine di raccolta o cisterne. Molto utilizzate oggi sono le dighe con argini naturalizzati di terra e non in cemento.

La forestazione urbana come risposta al cambiamento climatico

La forestazione urbana è uno dei temi trattati da piani mondiali sull’adattamento al cambiamento climatico: il Waterproof di Amsterdam, Managing Risks di Londra e il Rotterdam Climate Proof, studiano strategie basate sul riequilibrio che offre il verde. Grazie a nuove specie arboree e a sistemi di verde che riusciranno a sopportare le future proiezioni climatiche, si potrà combattere il flusso repentino del cambiamento climatico. L’inserimento di vegetazione all’interno dei centri urbani permette di riequilibrare il ciclo dell’acqua; incrementare la biodiversità, ridurre le emissioni di CO2, incrementare l'eliminazione di polveri sottili, sono solo alcuni degli altri aspetti positivi che la forestazione urbana comporta.